Deposito di botti illegali in centro città nel Napoletano. Sequestrate 2 tonnellate di esplosivi mortali
Non si ferma la fabbricazione e il deposito di fuochi di artificio illegali per Capodanno nel Napoletano. Un fenomeno che continua anche dopo la tragedia dell'esplosione a Ercolano del 18 novembre scorso in una casa in cui si fabbricavano botti pericolosi, in cui hanno perso la vita 3 ragazzi, Sara e Aurora Esposito, le due sorelle gemelle di 26 anni di Marigliano, comune dell'area nord di Napoli, e il 18enne Samuel Tafciu. Oggi, martedì 3 dicembre, la Guardia di Finanza del Gruppo di Nola ha individuato alcune spedizioni sospette presso una piattaforma logistica di Mariglianella, poco distante da Marigliano, la quale svolge l’attività di corriere.
I fuochi di artificio spediti tramite corriere
L’intervento dei finanzieri ha consentito di individuare e sequestrare, all’interno di plichi che apparivano come spedizioni anonime, complessivamente 400 kg di fuochi d’artificio di produzione artigianale ad alto potenziale esplosivo. Tra questi, bombe carta, cipolle e petardi, di cui è vietata la fabbricazione, nonché numerose “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi, per un totale di circa 5mila “pezzi”.
Dai successivi sviluppi, è stato possibile risalire a un immobile a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, ubicato, tra l’altro, in prossimità del centro cittadino, nella disponibilità di un giovane del luogo, che veniva utilizzato come centro di stoccaggio del materiale esplodente e di confezionamento dei pacchi da spedire. Dopo aver osservato operazioni sospette di carico e scarico dei pacchi su un furgone, l’accesso all’interno del locale ha permesso ai militari di sequestrate altri 400 kg di artifizi pirotecnici, costituiti da oltre 2mila “pezzi” analoghi.
Nell’occasione, sono intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale dell’Arma di Napoli che hanno attestato la “micidialità” del materiale esplodente. Il giovane è stato tratto in arresto in flagranza di reato e il materiale rinvenuto, unitamente al mezzo e i telefoni utilizzati per contattare possibili clienti sono stati sottoposti a sequestro.
L'operazione è stata condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, anche alla luce delle indicazioni ricevute dal prefetto Michele di Bari in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, hanno intensificato le attività di controllo economico del territorio al fine di contrastare la vendita di giochi pirotecnici illegali e pericolosi. All’esito di due distinti recenti interventi, sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di artifizi pirotecnici illegalmente prodotti, tre telefoni cellulari e un furgone.
Blitz a Scisciano, nascoste in campagna 1,2 tonnellate di botti illegali
Ulteriore attività di controllo del territorio ha permesso di scoprire nelle campagne di Scisciano, in provincia di Napoli, un capannone agricolo, al cui interno erano detenuti più di 1.200 Kg. di artifizi pirotecnici, costituiti da oltre 400 “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi. Il soggetto detentore, a cui era riconducibile il deposito, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e il materiale pirotecnico è stato sequestrato.
Nel complesso, quindi, sono state denunciate 2 persone, di cui una tratta in arresto, per fabbricazione, detenzione, vendita e trasporto di materiale esplodente, nonché per violazioni delle norme antincendio e di pubblica sicurezza. I procedimenti penali sono nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio di presunzione d’innocenza, gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino al passaggio in giudicato della sentenza condanna.